giovedì 21 luglio 2011

Scerbanenco morde con i "Ragazzi del massacro"

Ho conosciuto letterariamente Scerbanenco leggendo i romanzi di Carlotto, il quale ha vinto alcuni premi dedicati a questo autore.
I "Ragazzi del massacro" edito da Garzanti (collana elefanti) mi ha colpito per la sua crudezza e cattiveria.
Scerbanenco, secondo me, in maniera magistrale è riuscito a rappresentare l'essenza della malvagità femminile con un personaggio che scoprirete leggendo il libro fa veramente paura.



Un'aula scolastica, una lavagna piena di parolacce e di disegni osceni e il cadavere di una giovane donna completamente nuda, orrendamente massacrata di botte, i suoi abiti sparsi dappertutto.
La viitima, Matilde Crescenzaghi, fragile e delicata signorina della piccola borghesia dell'Alta Italia, insegnante delle scuole serali.
Il caso viene affidato al medico-investigatore Duca Lamberti, che si troverà alle prese con un ambiente insolito, morboso e feroce.

Dopo aver assorbito questo libro, che mi ha scosso un pò per la sua inaspettata brutalità, ho letto quelli che lo hanno reso più famoso: Venere privata, I milanesi ammazzano al sabato, Milano calibro 9; continuo a
pensare che I ragazzi del massacro sia un bel romanzo, da consigliare.
Senza svelare nulla della parte centrale del libro, mim piace sottolineare la gestione del primo interrogatorio da parte di Lamberti: modi spicci e la giusta dose di brutalità.

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