domenica 4 dicembre 2011

L'ultimo di Stephen King, indietro nel tempo per salvare Kennedy

Dopo molto tempo, riprendo in mano un libro di Stephen King: 22/11/1963 incuriosito dalla copertina e dalla missione del protagonista: TORNARE INDIETRO NEL TEMPO PER IMPEDIRE L'ATTENTATO A J.F. KENNEDY.



Il romanzo fin dalle prime pagine risulta veramente avvincente (le prime 100 sono volate); ne mancano ancora 600.
Il mio dubbio su questi mattoni è che il lettore medio, seppur appassionato dal genere, si spaventi e preferisca passatempi letterari più accessibili, fra le 3-400 pagine. Questo effetto me l'aveva fatto qualche anno fa The Dome.


Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile: impedire l'assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l'amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.

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