venerdì 5 agosto 2011

Il codice di Newton: lo leggo perchè me lo ha regalato la mia mamma




"Il codice di Newton" di Stott Rebecca - Piemme, 2010

A Cambridge, il corpo di Elizabeth Vogelsang viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all'università. Stretto in mano, un antico prisma di vetro. Storica e ricercatrice, la donna stava scrivendo una biografia su Newton e sui suoi possibili legami con le reti alchimistiche dell'epoca. Aveva scoperto che negli anni in cui il giovane Isaac frequentava il Trinity College si erano verificate una serie di morti misteriose, e aveva deciso di indagare. Quando Lydia, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminarne l'opera, per evitare che il suo lavoro vada perduto, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce, documenti che spariscono, e la sagoma di una figura umana che la segue ovunque, avvolta in una pesante cappa rossa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nel Seicento. E mentre Cambridge è sconvolta da fatti di sangue sempre più efferati, Lydia si rende conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.

La trama sembra avvincente, la mamma mi ha detto che l'ha scelto perchè glielo hanno consigliato in una libreria di Riccione; speriamo bene.
Se non mi piace la prossima estate glielo riporto.

2 commenti:

  1. Il mio blog di libri ideale!
    Sono un'amante viscerale del noir e scriverne è il mio nutrimento.
    Bella scoperta, questo blog. Continuerò a seguirlo di certo.

    Sara Ottavia C.

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  2. Grazie per i complimenti.
    Se hai un romanzo da segnalare ti invito a farlo,
    lo pubblicherò volentieri.
    Non ti dimenticare una breve recensione e il voto (1-10).

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