venerdì 26 agosto 2011

"Di seta e di sangue" un raffinato giallo del cinese Qui Xialong


VOTO: 8
Un buon giallo politico che evidenzia le ingiustizie e le crudeltà commesse durante la Rivoluzione culturale di Mao, le cui vittime sono state risarcite con il riconoscimento pubblico da parte del leader cinese di aver commesso un errore giustificato però dal contesto storico.


Nel week end ho finito di leggere con piacere un giallo raffinato: "Di seta e di sangue", scritto  di Qui Xialong - Marsilio editore (2011).




La figura dell'ispettore-letterato Chen è particolarmente interessante.
Mi colpisce il confronto fra la Cina di un tempo, raffinata e  romantica (molteplici sono i richiami alla poesia d'immagine) e quella moderna, cinica e ultracapitalista che fa da sfondo all'indagine sulla morte di alcune ragazze uccise probabilmente ad opera di un serial killer e lasciate in luoghi pubblici vestite solo di un quipao rosso (antico abito mandarino bollato dalla Rivoluzione culturale come borghese e riscoperto oggi per la sua capacità di sottolineare la sensualità femminile).

Se devo trovare un difetto direi che nella spiegazione delle motivazioni che hanno spinto il killer al compimento degli omicidi (la sua vicenda familiare) lo scrittore è piuttosto ripetitivo.
Difetto veniale, tipico dei cinesi.

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