domenica 30 settembre 2012

"I poeti morti non scrivono gialli", una specie di giallo

"I poeti morti non scrivono gialli" di Bjorn Larsson, Iperborea, 2011



Voto 8,5

Può uno scrittore di poesia cimentarsi nel genere thriller facendola franca?
Secondo Larsson la punizione per questa eresia è la morte.
Eppure, il poeta sembra bravo in questa impresa, forse perché le vittime del suo assassino di carta sono i ricchi e potenti speculatori che non si fanno scrupoli pur di aumentare i propri profitti.
Azzeccata in questa storia la figura del poliziotto-poeta e quella dell'editore combattuto fra il valore della poesia e gli incassi dei thriller.
Un bel romanzo thriller scritto da un inesperto del genere.
Belle le poesie attribuite a Jan Y. Nilsson, sono di Yvon Le Men.

Un'opaca sera di febbraio, l'editore Karl Petersén raggiunge impaziente il porto di Helsingborg. Nella ventiquattrore una bottiglia di champagne e un contratto per il poeta Jan Y. Nilsson, a cui ha chiesto di scrivere un giallo, sicuro bestseller già venduto ai più prestigiosi editori d'Europa. Ma il poeta accetterà di firmare? Si piegherà alle basse leggi di quel mercato che, con la sua ricerca di una poesia alta ed essenziale, ha sempre snobbato? La risposta è definitiva: Petersén trova Jan Y. impiccato a bordo del peschereccio in cui viveva. Si è suicidato? Il commissario Barck non ha dubbi: i poeti si uccidono, non vengono uccisi. Eppure i motivi per farlo fuori non mancano, a cominciare dal lauto compenso che Jan Y. avrebbe presto incassato e dal materiale scottante sugli squali della finanza che il suo romanzo era pronto a denunciare. Nell'età dell'oro dei thriller, Björn Larsson scrive "una specie di giallo" che è un gioco letterario di raffinata ironia e autoironia, per indagare l'essenza stessa della scrittura e della vocazione artistica. In una sferzante satira di un mondo editoriale all'isterica ricerca del prossimo successo, solo un "poliziotto-poeta" è in grado di scoprire le associazioni nascoste, di rivelare l'inatteso, di afferrare le verità che si celano dietro le apparenze.

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