domenica 30 settembre 2012

"Battuta di caccia" un nuovo caso per la sezione Q

"Battuta di caccia" di Jussi Adler-Olsen, Marsilio, 2012



Voto 8,5

Bel romanzo, con tanti personaggi e situazioni che incuriosiscono e spingono alla lettura.
Il gruppetto di sadici di successo non tradisce le aspettative, sembrano veramente capaci di qualunque nefandezza pur di soddisfare i loro istinti più perversi.
La loro ex compagna Kimmie, braccata dai loro segugi, è ancora più pericolosa di loro.
L'ispettore Morck, con la sua squadra sui generis, ma di grande fiuto e dedizione ai fini della scoperta della verità, risulta molto simpatico con il suo modo di fare abbastanza anticonformista.
Le battute di caccia, evidenziate nel titolo, sono sempre più estreme, fino a quella del finale che risulterà decisiva per la conclusione del caso.
Finale con il botto, come si intuisce abbastanza presto; se dovessi dare un consiglio all'autore, lo inviterei a curare di più il finale.
Anche quello della "Donna in gabbia", bel romanzo giallo-thriller, che vi consiglio di leggere aveva lo stesso piccolo neo.

Un gruppo di persone influenti, la cui maggiore aspirazione è vivere al limite. Gente esperta, che ha lasciato un'impronta sul paese e pensa più in grande degli individui comuni. Un collegio esclusivo li ha uniti in gioventù, hanno fatto di Arancia meccanica il loro film culto, e dopo vent'anni la passione per la caccia li tiene ancora insieme. Sono potenti e sono ricchi, divorati dall'eccitante inquietudine della sfida, ma nonostante le carriere impeccabili, sui loro anni di scuola circolano storie sconvolgenti, sospetti di violenze mai denunciate, perfino del tragico omicidio di due studenti, fratello e sorella, i cui corpi martoriati furono ritrovati in una casa di vacanza non lontano dal collegio. Quando l'incartamento del caso ormai archiviato finisce misteriosamente sulla sua scrivania alla Sezione Q, Cari Morck si rende conto che tra quelle pagine c'è qualcosa di molto sbagliato e, con l'aiuto del suo assistente siriano Assad, decide di riaprire le indagini. Le tracce portano ai vertici della società, ad agenti di borsa e chirurghi estetici che regnano sulla debolezza della gente. Ma puntano anche al mondo opposto, quello degli emarginati e dei disperati, dove una senza tetto granitica ha deciso che chi ha abusato di lei, mortificandola, pagherà per le proprie azioni. Un'indagine che attraversa l'intera gerarchia sociale, e che rivela che troppo spesso il male nasce da diffidenza e assenza di empatia, e che freddezza e mancanza d'amore possono avere esiti mostruosi.

1 commento:

  1. La donna in gabbia mi piacque abbastanza, questo devo ancora leggerlo...

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