Leggete "Allmen e le libellule" di Martin Suter Sellerio editore, 2011.
Voto: 8
Questo romanzo, come "Come è piccolo il mondo" non possono essere considerati veri e propri gialli in quanto sotto questo profilo risultano un pò leggeri.
Si tratta invece di romanzi di ottima qualità che, attraverso perdenti di razza, svelano le ipocrisie della società nobiliare e borghese svizzera.
Il protagonista è un detective sui generis che per caso inciampa in un omicidio e lo risolve, da furbo uomo di mondo qual'è, a suo vantaggio.
Johann Friedrich von Allmen è un tipico personaggio alla Suter, un simpatico signore che vive "marinando la vita" come uno studente marinerebbe la scuola. Quarantenne, riservato habitué di tutti i posti giusti, lettore appassionato, superiore a tutte le questioni materiali, i camerieri gli si rivolgono con un "conte" ma il nome aristocratico è nato da una sua personale riscrittura. Ha dilapidato la ricca eredità paterna e, poiché nel college ha imparato che indebitarsi, per uno di rango, non è disonorevole, usa il poco denaro per "mantenere la propria affidabilità di credito anziché per vivere". Da poco tempo, però, si dedica a furti di oggetti d'arte, in luoghi e situazioni tali da sollevarlo da ogni sospetto. Probabilmente, nella Svizzera opulenta di cui l'autore, sulle orme di Dürrenmatt, draga l'anima sociale, tipi così immiseriti e perbene non sono insoliti. E Martin Suter li eleva a rappresentare un mondo sicuro e immutabile all'apparenza, che è invece diretto, con la stessa voluttà con cui Allmen dilapida, all'incertezza e alla decadenza. Un nuovo, sofisticato congegno narrativo, in cui Martin Suter trascina il lettore senza sforzo né artificio. Prima avventura di una coppia di detective delle belle arti.
Ho letto qualche opera di Suter e mi a piaciuto come scrittore,spero che questo romanzo sia alla altezza degli altri libri.Daniela V. delavoratori pubblici
RispondiEliminaIo ho il brutto vizio di leggere al massimo 2-3 libri di uno stesso autore in quanto immensamente attratto dalle novità e dalle opere prime.
EliminaComunque Suter scrive bene.